«Il piano della Regione per la prevenzione degli attacchi dei lupi agli allevamenti va nella giusta direzione, riprendendo, peraltro, quanto la Provincia ha avviato dallo scorso anno, con i fondi destinati agli impianti di dissuasione e per l’acquisto di cani maremmani».
Luca Gozzoli, assessore con delega alle Politiche faunistiche della Provincia di Modena, esprime un giudizio positivo per la decisione dei giorni scorsi della Regione Emilia Romagna di istituire un fondo di 100 mila euro per finanziare gli acquisti, da parte degli allevatori, di recinzioni speciali, dissuasori sonori e elettronici e per l’impiego di cani maremmani che sono considerati il metodo più efficace per salvaguardare il bestiame dagli attacchi dei lupi.
«Lo scorso anno – spiega Gozzoli – abbiamo investito in via sperimentale 12 mila euro per questo tipo di iniziative, finanziando tutte le richieste arrivate con risultati finora positivi, tant’è che dall’autunno a oggi non abbiamo ricevuto segnalazioni di danni agli allevamenti causati dai lupi. E grazie a queste ulteriori risorse regionali saremo in grado di soddisfare eventuali nuove richieste. Il lupo è una specie protetta che da alcuni anni sta ripopolando il nostro Appennino; occorre quindi adottare tutte le misure a salvaguardia degli allevamenti».
Il piano regionale prevede anche l’istituzione di un gruppo tecnico al quale, proprio in virtù dell’esperienza acquisita, partecipa anche un rappresentante della Provincia di Modena.
La Provincia oltre a fornire i materiali e maremmani per la prevenzione, risarcisce anche gli eventuali danni: nel 2013 i risarcimenti agli allevatori per i danni dovuti agli attacchi predatori, soprattutto da lupi e da cani fuori dal controllo dei proprietari, ammontano a oltre dieci mila euro.
I cuccioli maremmani sono stati consegnati a tre allevamenti a S.Michele dei Mucchietti e a Pavullo, insieme a dissuasori acustici e recinti elettrificati.
Sempre nel 2013 gli attacchi predatori hanno provocato l’uccisione di 40 pecore, sei agnelli, nove montoni, dieci capre, una manza e un puledro; gli episodi si sono verificati soprattutto nella zona di Pavullo e Riolunato, ma gli avvistamenti di lupo riguardano diverse zone della montagna con grande preoccupazione da parte degli allevatori.