«Senza i cacciatori come potremmo fronteggiare i danni arrecati dalle nutrie agli argini dei fiumi, oppure quelli dei corvi e di altri uccelli ai nostri frutteti, oppure come potremmo contrastare la proliferazione di cinghiali, daini e caprioli che danneggiano l’agricoltura?».
Lo afferma Giandomenico Tomei, assessore all’Agricoltura e alle Politiche faunistiche della Provincia di Modena, a proposito delle recenti affermazioni del ministro al Turismo Michela Vittoria Brambilla a favore dell’abolizione della caccia.
«Non servono prese di posizione ideologiche – aggiunge Tomei – ma occorre piuttosto mettere in campo corrette e concrete politiche di gestione della fauna a tutela dell’equilibrio ambientale, dell’agricoltura ma anche della fauna stessa».
Come sottolinea, infine, Tomei «la Provincia ha adottato una linea chiara che tiene conto delle esigenze e dei punti di vista di cacciatori, agricoltori e ambientalisti con l’obiettivo tutelare le biodiversità e le specie rischio, come peraltro abbiamo fatto approvando, con il contributo di diversi soggetti e in largo anticipo rispetto agli anni precedenti, un calendario venatorio equilibrato, concreto e adeguato a risolvere i problemi e le diverse complesse situazioni che caratterizzano l’attività venatoria e la gestione della fauna».