Oltre ai dati indicativi sulla differenziata nel primo semestre 2012, l’Osservatorio provinciale rifiuti ha pubblicato i dati definitivi relativi al 2011: sia per quanto riguarda la raccolta differenziata che per le diverse modalità di trattamento, smaltimento e destinazione dei rifiuti.
Complessivamente i modenesi nel 2011 hanno “prodotto” 454.078 tonnellate di rifiuti urbani, oltre 10 mila in meno rispetto al 2010 e mille in più rispetto al 2009 quando la produzione era calata anche a causa della crisi; in pratica ogni modenese produce ogni anno 644 chili di spazzatura. Di questi rifiuti oltre 248 mila tonnellate, pari al 54,6 per cento, sono state raccolte in modo differenziato (352 chili per abitante).
Ma come vengono gestiti i rifiuti nel modenese? Delle oltre 205 mila tonnellate raccolte in modo indifferenziato, circa 125 mila tonnellate (pari al 27,6 per cento del totale dei rifiuti urbani prodotti) finiscono al termovalorizzatore di Modena, circa 16 mila tonnellate (pari al 3,5 per cento del totale) all’impianto di selezione e biostabilizzazione di Carpi e il resto, circa 64 mila tonnellate (pari al 14,2 per cento del totale) finisce in discarica.
Della raccolta differenziata solo lo 0,4 per cento (1.700 tonnellate) viene avviato a impianti di smaltimento poiché non riciclabile, il resto è avviato al recupero.
Per quanto riguarda la composizione della differenziata il 22,4 per cento è costituita da carta e cartone, il 18,8 da sfalci e potature, il 16,5 per cento dalla frazione organica, quasi il 10 per cento da vetro e lattine, quasi il 9 per cento da legno, il 6,8 dalla plastica, il 6,7 per cento da inerti, poi ingombranti, pneumatici, metalli, abiti e prodotti tessili e rifiuti elettronici ed elettrici (Raee).
Tutti i dati elaborati dall’Osservatorio sono disponibili sul sito web della Provincia di Modena, alla sezione Ambiente, pianificazione e
gestione rifiuti.