Chiede un impegno straordinario delle istituzioni e della società civile per la definitiva cancellazione del fenomeno mafioso e riafferma il valore dell’unità di tutti contro tutte le mafie l’ordine del giorno approvato all’unanimità mercoledì 21 luglio dal Consiglio provinciale di Modena che ha commemorato la ricorrenza del 18° anniversario delle stragi di via D’Amelio e di Capaci con un minuto di silenzio.
Ricordando le figure dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e il sacrificio degli uomini delle scorte, ricordati uno a uno, il Consiglio ha inoltre condannato la vigliacca provocazione effettuata da uno sconosciuto contro il monumento che ricorda le vittime delle due stragi. Solidarietà e ringraziamento, inoltre, sono stati espressi a «tutti coloro che quotidianamente operano al servizio dello Stato con dedizione, coraggio e successo contro ogni forma mafiosa».
L’ordine del giorno era stato presentato dal capogruppo del Pd Luca Gozzoli e sottoscritto da tutti i gruppi consiliari. E proprio Gozzoli ha sottolineato l’importanza che da questa commemorazione «nasca una riflessione sulle azioni quotidiane che noi eletti dobbiamo svolgere per combattere anche atteggiamenti mafiosi e omertosi nelle nostre realtà».
Il capogruppo dell’Italia dei Valori Sergio Pederzini ha ricordato la mobilitazione degli italiani contro le mafie «suscitata proprio da quelle stragi con le quali si volevano spaventare i cittadini e lo Stato», mentre Lorenzo Biagi (Lega Nord) ha affermato che «la memoria di Falcone e Borsellino, come di tutte le vittime della mafia, va mantenuta non solo a parole ma con i fatti: come sta facendo il ministro Maroni nella lotta alla criminalità organizzata». Per il capogruppo del Pdl Dante Mazzi è importante che «ci si ricordi anche dei morti non eccellenti, come gli agenti delle scorte, e del dolore delle loro famiglie».