Giovedì 19 luglio, il Consiglio provinciale di Modena ricorderà, con un minuto di silenzio, il 20° anniversario della strage di via D’Amelio dove persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e i cinque agenti della scorta Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina, Eddie Walter Cosina.
Trasmettiamo l’intervento del Consiglio provinciale Demos Malavasi.
«Vent’anni fa, in poco meno di due mesi, la mafia uccideva a Palermo due magistrati simbolo come Falcone e Borsellino e le loro scorte e oggi più che mai il ricordo delle vittime della mafia è legato all’impegno per sconfiggere questo cancro che mina la democrazia Un impegno che deve essere di ogni giorno e in ogni parte del paese dei cittadini, delle istituzioni, delle forze sociali e politiche. In questi venti anni molti risultati sono stati ottenuti nella lotta alla mafia: dalla cattura di suoi esponenti di primo piano alla confisca dei beni grazie al lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine a quello straordinario movimento che vede protagoniste tante persone, giovani in particolare, che non accettano il ricatto delle mafie. Un movimento contro le mafie che unisce il nord al sud del paese perché queste organizzazioni criminali sono presenti su tutto il territorio nazionale e a livello internazionale. Ma c’è ancora tanto da fare. Anche nella nostra provincia contro le infiltrazioni e il radicamento delle mafie c’è un forte impegno da parte delle istituzioni, delle forze economiche e sociali, delle scuole, di tante associazioni. Questo impegno lo vogliamo oggi rafforzare in particolare dopo il terremoto, così come prevede il protocollo per la legalità firmato dalla regione, dagli enti locali, dalle istituzioni dello stato, dalle associazioni economiche e sociali, per evitare e contrastare le infiltrazioni delle mafie nella ricostruzione».