Affrontare la crisi del Distretto ceramico \2 – Produzione in calo ma gli investimenti sono costanti

Sono 195 (i dati, contenuti nella 29ª Indagine statistica sull’industria italiana delle piastrelle di ceramica di Confindustria Ceramica, risale alla fine del 2008) le imprese italiane produttrici di piastrelle ceramiche: circa la metà (97) si trovano nel distretto ceramico modenese (68) e reggiano (29) e realizzano i quattro quinti della produzione totale.

Gli occupati sono 26.364, in flessione da otto anni consecutivi, in particolare per la categoria operai. Sono 578 i forni attivi in Italia, anche questi in netta flessione dagli anni ’90 (93 forni spenti nel solo biennio 2007-2008) e 512,5 milioni di metri quadrati di piastrelle prodotte in Italia nel 2008, in costante flessione da sette anni consecutivi per il rallentamento della domanda.

Rimane però costante la propensione agli investimenti in dotazione impiantistica (303 milioni di euro di investimenti del settore nel 2008) e l’internazionalizzazione continua a crescere: a fine 2008 sono presenti al di fuori dei confini italiani 20 società di diritto estero controllate da 9 gruppi ceramici italiani con 34 stabilimenti e 6.976 dipendenti, per una produzione totale di 126 milioni di metri quadri.

Il rapporto di Confindustria Ceramica rileva che le imprese hanno reagito alla crisi proseguendo l’attività di investimento che ha registrato un volume di risorse pari a 279 milioni di euro, per lo più destinate all’innalzamento della qualità dei materiali e alla realizzazione di nuovi prodotti tra cui le piastrelle “funzionalizzate” di nuova generazione, antibatteriche e fotovoltaiche, quelle a maggiore contenuto di design (decorazione digitale) e quelle come le piastrelle sottili, progettate per le più recenti destinazioni d’uso.

Le previsioni per il 2010 segnalano un’ulteriore flessione delle vendite del 3,4 per cento, derivante da un calo del 4 per cento nelle vendite estere e dal -2,1 per cento del mercato italiano mentre la produzione totale attesa rimane sostanzialmente su livelli del 2009, con una crescita dello 0,3 per cento.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pubblicato: 25 Gennaio 2010Ultima modifica: 06 Luglio 2020