La Nutria in Provincia di Modena

Modena, Giugno 1999

Già nel 1992 la nutria era stata presa in esame dagli esperti che avevano curato l’edizione dell’aggiornamento della “Relazione sullo stato dell’ambiente”, documentando la comparsa e la progressiva espansione di questo “indesiderato” roditore che ha continuato a colonizzare nuovi corsi d’acqua del nostro territorio, sia in pianura sia in alcune aree della collina e della montagna. La preoccupazione di conoscere meglio l’impatto delle attività di scavo di questa specie sulle stabilità delle arginature nonché il desiderio di perfezionare la conoscenza dei rapporti fra la nutria egli equilibri biologici che caratterizzano il nostro territorio, hanno indotto la Provincia di Modena a promuovere un approfondimento degli aspetti che riguardano questo grosso mammifero acquatico; la proposta di questa iniziativa ha raccolto fin dall’inizio l’adesione dei Consorzi di Bonifica, preoccupati soprattutto per la stabilità delle arginature, mentre il Servizio faunistico era interessato anche alla possibilità di poter migliorare la prevenzione dei danni a non poche produzioni seminative e legnose tra quelle diffuse nelle aziende agricole modenesi. Il gruppo di lavoro che ha condotto l’indagine è stato coordinato dal Dipartimento di Biologia Animale dell’Università di Modena in stretta collaborazione con il Servizio Faunistico e il Settore Difesa del Suolo e Tutela dell’Ambiente della Provincia di Modena. L’iniziativa ha impegnato anche la sezione diagnostica modenese dell’Istituto Zooprofilattico di Brescia, i ricercatori dell’Università, i Vigili Provinciali, un nutrito gruppo di collaboratori volontari e le strutture tecniche dei Consorzi di Bonifica. I risultati ottenuti sono quindi molto importanti sia per gli aspetti scientifici sia per quelli più strettamente operativi e possono costituire un nuovo punto di riferimento e di confronto per migliorare gli interventi di riduzione numerica di questa specie nel modenese e possono essere utili anche per favorire un coordinamento per le strategie di contenimento da adottare negli ambienti omogenei condivisi con i territori limitrofi.

Pubblicato: 01 Giugno 1999Ultima modifica: 20 Gennaio 2022