Terremoto in Abruzzo

Pronto l'intervento dei volontari della protezione civile.
Il cordoglio per le vittime del presidente Emilio Sabattini. Aperto un conto corrente per solidarietà, da Provincia e Comune di Modena 60 mila euro

Solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma in Abruzzo e vicinanza alle famiglie delle vittime di questa tragedia. La esprime il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini a nome di tutta l’Amministrazione.

«Siamo vicini ai sindaci e agli amministratori delle città abruzzesi colpite dalla tragedia» afferma Sabattini ricordando come la Protezione civile modenese, in coordinamento con quella regionale, si sia già attivata per rispondere alle richieste giunte dal dipartimento nazionale. Anche per attivare iniziative di solidarietà, come raccolte di materiali e di fondi, si attende il coordinamento della Regione.

La Provincia e Comune di Modena, su iniziativa del presidente Emilio Sabattini e del sindaco Giorgio Pighi, hanno aperto un conto corrente per raccogliere concretamente la solidarietà dei modenesi a favore delle popolazioni colpite dal sisma in Abruzzo.

L’iniziativa è proposta a tutti i Comuni del territorio, alle imprese, al sistema creditizio, alle associazioni e a tutti i cittadini che vorranno contribuire.

Le risorse raccolte saranno utilizzate in coordinamento con la Regione Emilia Romagna per gli interventi che verranno attivati nei prossimi mesi.

Il conto corrente della protezione civile da utilizzare per le donazioni è intestato alla Provincia di Modena:

IT 52 M 02008 12930 000003398693.

E’ importante specificare la causale: azioni di solidarietà terremoto Abruzzo.

Sono cinque i volontari modenesi della Consulta provinciale di protezione civile che sono partiti, nel pomeriggio di lunedì 6 aprile, con destinazione le zone dell’Abruzzo colpite del terremoto. Si sono uniti a Bologna alla colonna regionale allestita dalla Protezione civile che ha risposto alle richieste arrivate dal dipartimento nazionale.

I volontari modenesi sono partiti con un autocarro attrezzato, dotati di tenda, brande, torce, caschi, acqua e viveri e tutte le attrezzature necessarie per poter esser autosufficienti per almeno 72 ore.

Tra i primi compiti assegnati c’è quello di collaborare all’allestimento dei campi di accoglienza per ospitare i numerosi cittadini rimasti senza casa.

Dichiarata anche in “pronta partenza” la cucina mobile di emergenza della Consulta stessa: significa che, in caso di richiesta, cinque cuochi sono nelle condizioni di partire in tempi brevissimi con tutte le attrezzature necessarie a fornire pasti alla popolazione e ai soccorritori.  

Intanto al Centro unificato della Protezione civile di Marzaglia stanno arrivando numerose telefonate da parte di cittadini modenesi per dare la propria disponibilità a collaborare agli interventi di soccorso, oppure anche solo per dimostrare la propria solidarietà mettendo a disposizione materiale utile per soccorrere i senzatetto.  Per ora dalla Regione, oltre all’invio dei volontari, non sono arrivate altre richieste specifiche.

La Protezione civile modenese continua seguire l’evolversi della situazione in contatto costante con i tecnici regionali.

Pubblicato: 06 Aprile 2009Ultima modifica: 25 Febbraio 2020