Previsioni demografiche 1.1.2022-1.1.2031

Popolazione per Distretti Sanitari di Modena, sesso e classi particolari di età - Seconda Edizione

Quest’anno l’Ufficio di Statistica della Provincia di Modena, nell’ambito del progetto “Osservatorio Demografico”, per rispondere ad esigenze conoscitive, fondamentali per svolgere quelle attività di programmazione che sono alla base dei servizi che la Provincia di Modena offre alla collettività, ha realizzato un progetto rivolto alla determinazione di previsioni demografiche a breve-medio termine per aree sub provinciali, specificatamente i Distretti Sanitari.

Sulla base dei dati di serie storica degli ultimi cinque anni riferiti ai singoli Distretti Sanitari, aggiornati e riveduti in base ai dati Istat della ricostruzione intercensuaria 2002-2018 e dei risultati finora disponibili del Censimento permanente della popolazione (per il 2021, nella presente edizione, sono stati utilizzati, per la stima delle previsioni, i dati definitivi recentemente diffusi dall’Istat), sono stati individuati quattro distinti scenari predittivi (basso, medio, alto e con flussi migratori netti nulli) a cui corrispondono specifiche ipotesi evolutive dei parametri relativi alla fecondità, mortalità e migratorietà della popolazione residente nelle aree prese in considerazione. Le previsioni relative alla provincia nel suo insieme sono ottenute come sintesi dei dati per Distretto.

Questo volume è funzionalmente suddiviso in nove capitoli: i primi sette offrono il dettaglio di ciascun Distretto Sanitario, l’ottavo presenta la sintesi provinciale, mentre l’ultimo fornisce le note metodologiche, strumento necessario per capire come sono state determinate le previsioni.

Come per tutte le previsioni, anche e soprattutto quelle demografiche, essendo costruite in base a dati storici e ad ipotesi specifiche, sono inevitabilmente soggette a revisione soprattutto quando eventi imprevisti e catastrofici, come la pandemia da Covid-19, determinano, in modo esogeno, mutamenti significativi nel comportamento della popolazione che si vuole studiare. La distanza sociale, la riduzione di mobilità sul territorio, la crisi economica, la supermortalità, ecc… sono tutti fenomeni che si riflettono, dal punto di vista statistico, sugli indicatori demografici (nascite, morti, flussi migratori) che sono alla base del modello di previsione utilizzato, perciò non possiamo non attenderci, per il 2021 e per tutti gli indicatori considerati, dati decisamente in controtendenza rispetto a quanto rilevato negli anni precedenti. Pertanto, proprio alla luce di quanto è accaduto nel 2020 e sta tuttora accadendo nel 2021, anni anomali e particolari, si desidera sottolineare la necessità di usare la massima cautela nell’utilizzo delle previsioni qui proposte, che possono fornire un quadro tendenziale relativo più alla dimensione “strutturale” (invecchiamento della popolazione, indicatori strutturali, ecc..) che a quella contabile.

A tale proposito e alla luce degli avvenimenti pandemici, lo scenario “migrazione nulla” può dare un’indicazione interessante su quanto può accadere ad una popolazione, nel breve-medio periodo, quando le circostanze (condizioni economiche sfavorevoli, sanitarie, sociali) riducono a zero la mobilità delle persone sul territorio, annullando anche i trasferimenti di residenza: si consideri che tassi migratori netti positivi sono indice di attrattività di un territorio, mentre tassi migratori netti negativi, sono indicatori di progressiva decadenza di un territorio.

La conoscenza e l’uso di questi dati e la loro articolazione territoriale rimangono, pur nella delicatezza del periodo in cui sono stati prodotti, uno strumento prezioso su cui riflettere per determinare le scelte programmatiche e le politiche attive, così come le strumentazioni urbanistiche, che molti Comuni e la stessa Provincia hanno attivato negli anni.

Occorre continuare ad aggiornare e ad innovare le risposte a fronte del mutamento dei bisogni e dei soggetti che li esprimono. Anche questi dati ci confermano tendenze ormai strutturali, che sempre più si consolidano e vanno ad impattare con una situazione dell’economia in crisi, sia a livello nazionale che locale.

Rimodulare gli equilibri tra economia e bisogni in una stagione di problematica è la sfida che abbiamo davanti e che richiede l’impegno di tutti i livelli istituzionali e sociali.

Pubblicato: 13 Gennaio 2022Ultima modifica: 14 Gennaio 2022