Rimat Biomed 2006

Seconda edizione di Rimat Biomed, il 5 e 6 ottobre due giornate di lavoro presso il restaurato Castello di Pico, a Mirandola

Se non ancora per dimensioni, il biomedicale, per dinamicità, prospettive e know how ha un ruolo di grande importanza per il territorio modenese. Nella cosiddetta biomedical valley, ormai il terzo comparto al mondo in questo settore, dietro solo ai distretti di Minneapolis e Los Angeles, è nato il primo rene artificiale italiano. Qui oggi operano circa un’ottantina di imprese, più di 4.300 addetti che producono un fatturato di oltre 650 milioni di euro, il 60% dei quali frutto di esportazioni (prevalentemente verso la Germania e gli States).

E’ forte, quindi, l’attenzione degli attori economici, istituzionali e sanitari modenesi per lo sviluppo di questo distretto, un’attenzione sfociata anche quest’anno nell’organizzazione di RIMAT BIOMED, alla sua seconda edizione, in programma presso il restaurato Castello di Pico, a Mirandola, il 5 e 6 ottobre prossimi.


Si tratta di un meeting annuale che propone incontri a matrice scientifica per stimolare e favorire l’introduzione delle innovazioni e la diffusione delle nuove tecnologie nel processo produttivo biomedicale. L’obiettivo è quello di fornire al comparto le migliori opportunità per aumentare la propria capacità competitiva sui mercati internazionali.

Pubblicato: 02 Ottobre 2006