commercio, le linee guida per la revisione del piano sirotti mattioli: “puntiamo sulla semplificazione”

Puntare verso una evoluzione qualitativa e non più quantitativa della rete commerciale provinciale. È questo uno dei criteri principali sui quali la Provincia di Modena ha avviato il confronto per la revisione della pianificazione commerciale con i Comuni, le associazioni di categoria, i sindacati e le associazioni dei consumatori funzionale all’aggiornamento del Piano operativo degli insediamenti commerciali di interesse provinciale e sovracomunale (Poic).

«La realtà commerciale provinciale è consistente e articolata e le dinamiche degli ultimi anni testimoniano della tenuta del piccolo commercio, grazie anche alle politiche di incentivazione attivate da Provincia, Comuni e associazioni di categoria» spiega Daniela Sirotti Mattioli, assessore provinciale alle Politiche per l’economia locale, che prosegue: «Questo, insieme ai previsti cambiamenti di medio-lungo periodo delle dinamiche di consumo, accelerati dalla crisi economica, porta a scelte di sviluppo non più quantitativo ma qualitativo, con interventi funzionali al recupero e riuso del patrimonio edilizio esistente, della rete commerciale di rilevanza sovracomunale, con la semplificazione delle procedure e verso il blocco delle previsioni per nuovi insediamenti».

In base ai dati dell’Osservatorio regionale, a fine 2008 a Modena gli esercizi di vicinato continuano a costituire quasi il 57 per cento dell’offerta in termini di superficie di vendita e quelli medio piccoli poco più del 30. Le strutture medio-grandi sono il cinque per cento e quelle grandi l’otto per cento.

Gli obiettivi della revisione, che confermano quelli del piano vigente, sono il mantenimento e la qualificazione della rete commerciale come servizio per i cittadini, in particolare nei centri storici, nelle zone di montagna e nei centri minori; la valorizzazione del tessuto imprenditoriale esistente; il rafforzamento del policentrismo della rete attraverso lo sviluppo equilibrato delle diverse tipologie distributive per ambiti territoriali. Tra i criteri per l’aggiornamento del Poic la Provincia propone di promuovere un processo di sussidiarietà istituzionale che darà spazio alla concertazione in sede locale delle scelte di programmazione e al coordinamento delle politiche urbanistiche esercitato dalle forme associate dei Comuni. Un altro criterio cardine sarà la semplificazione delle procedure attuative del Piano, con la riduzione dei passaggi burocratici e l’eliminazione delle duplicazioni.

Pubblicato: 20 Luglio 2010