Cave 2 – I dati sull’attività estrattiva nel modenese 43 cave autorizzate, 23 attive, quantità in calo

Nel modenese, in base ai dati relativi al 2014, le cave autorizzate sono 43, ma solo in 23 di queste sono state effettuate estrazioni di materiale. I quantitativi scavati sono arrivati a quasi 834 mila metri cubi (erano 1,2 milioni nel 2008, poi con la crisi sono calati a 781 mila nel 2010, mentre nel 2013 sono stati 839 mila).

Di questi quantitativi 653 mila sono costituiti da ghiaie e sabbie, il resto da materiale da cave di monte (6.400 metri cubi), sabbie per ceramiche (118 mila in linea con l’anno precedente), argille per ceramiche (37 mila con un trend in leggero aumento) e altro materiale (19 mila).

Dalla fotografia del 2014 emerge, inoltre, che delle 43 cave autorizzate, 33 sono relative a sabbia e ghiaia, quattro argille per ceramiche, tre materiale da cave di monte, due di pietre da taglio (con una cava da cui si estrae anche altro materiale), una di altro materiale di provenienza alluvionale e una sabbia per ceramiche.

Le cave autorizzate si trovano a Modena, Castelfranco Emilia, Formigine, Frassinoro, Palagano, Pavullo, Prignano, S.Cesario, Sassuolo, Serramazzoni, Spilamberto e Zocca.

Le ditte impegnate nell’attività nel modenese sono 24 nel 2014, erano 22 nel 2013 contro le 35 del 2008.

Nella relazione sulle attività estrattive una parte è dedicata agli impianti di lavorazione, i frantoi, che sono diminuiti in questi ultimi anni da 33 a 25 di cui attivi sono 17, per effetto delle demolizioni previste dal Piano provinciale  a tutela dei fiumi modenesi.

Pubblicato: 05 Novembre 2015Ultima modifica: 06 Novembre 2015