fondo innovazione, domande da lunedì 6 settembre 2 scheda: la collaborazione di banche e consorzi fidi

Le domande al Fondo innovazione saranno valutate su fattibilità, innovazione e addizionalità del progetto da un comitato tecnico in 45 giorni. Le banche che hanno aderito al Fondo (Unicredit Banca, Banca popolare dell’Emilia Romagna, Banca Popolare di Verona – San Geminiano e San Prospero), insieme ai consorzi fidi valuteranno invece l’affidabilità e la finanziabilità dell’impresa.

I Consorzi fidi locali dell’artigianato e industria aderenti al Fondo (Cofim Confidi Modena e Unifidi Emilia Romagna) concorrono, con garanzie del 30 e del 50 per cento del finanziamento, a ridurre i tassi di interesse finali. Inoltre, grazie ad un’intesa formalizzata con la nascita del Modena Confidi Network, i consorzi garanzia fidi hanno attivato una stretta cooperazione per la gestione del Fondo, affidata a Cofim, e per l’assistenza alle imprese.

Per essere ammesse al finanziamento, le imprese devono superare entrambe le fasi di valutazione: quella sul contenuto tecnico di innovazione, grado di fattibilità e addizionalità del progetto condotta dal Comitato tecnico di valutazione;  una seconda fase sulla fattibilità e affidabilità finanziaria da parte di banca e confidi.

Una volta avuta la comunicazione di aver superato entrambi gli step di valutazione, l’impresa ha tempo 12 mesi (più un’eventuale proroga di sei) per realizzare e concludere il progetto e rendicontare le spese. L’erogazione del mutuo avviene ad avvenuta realizzazione del progetto, dopo l’esame della documentazione di spesa. L’impresa ha comunque la possibilità di richiedere alla banca e confidi prescelti un pre-finanziamento, alle medesime condizioni e senza oneri accessori. Sono inoltre ammesse spese già sostenute nei sei mesi precedenti la presentazione della domanda, per un importo non superiore al 30 per cento del totale del progetto.

 

Pubblicato: 03 Settembre 2010