Prignano, la storia del Castello di Montebaranzone. Una delle residenze preferite di Matilde di Canossa

Sono nascosti nel bosco i resti del Castello di Montebaranzone, una delle residenze predilette della contessa Matilde di Canossa, dimenticato da secoli e mai – finora – oggetto di scavi archeologici.

Nel punto più alto del borgo sono ancora visibili i resti dell’antica fortificazione e tante sono le storie e le leggende che, da sempre, si tramandano nelle famiglie. Del castello e delle sue strutture non resta molto e l’area è interamente coperta dal bosco. Ma, all’interno, si scorgono i resti di alcune strutture murarie in gran parte crollate, di qualche edificio interno e della cinta muraria oltre che, forse, di una cisterna. Nell’antico abitato inoltre, si possono ammirare alcune case con portali trecenteschi e una casa-torre di origine rinascimentale.

La prima attestazione di Montebaranzone risale al 1037. Nel 1072 sappiamo che qui aveva beni il monastero di San Prospero di Reggio Emilia. Il castello appare nelle fonti scritte agli inizi del XII secolo, quando sappiamo essere stato uno dei “castra” sotto il controllo di Matilde di Canossa che, proprio qui, soggiornò e tenne importanti processi pubblici (uno del 1108 e poi nel 1114, l’anno prima della sua morte).

Il castello passò quindi a famiglie locali che nel 1125 lo cedettero al vescovo di Modena. Alla fine del secolo (1197), era controllato dal Comune di Modena che proprio in quegli anni stava espandendo la sua influenza sulla montagna. Dalle informazioni contenute nelle fonti scritte veniamo a conoscenza che era dotato di cinta muraria e comprendeva al suo interno edifici tra cui una torre e una chiesa.

Agli inizi del XIII secolo il castello fu ceduto da papa Innocenzo III a Salinguerra, creando un’ostilità col Comune di Modena. Il dissidio durò quasi mezzo secolo, fin quando nel 1255 il Comune di Modena ne ottenne il possesso definitivo. Alla fine del secolo, il castello divenne proprietà dei signori di Sassuolo.

Tra trecento e quattrocento esso fu oggetto di ulteriori contese e scontri bellici, finché cominciò a perdere la sua importanza tra l’età rinascimentale e l’età moderna, e venne abbandonato.

Pubblicato: 16 Giugno 2023