L’altro suono 2017

Dal 2 al 28 maggio a Modena ritorna la rassegna musicale che esplora generi diversi. Tra i protagonisti Annette
Peacock e Ute Lemper.

Da martedì 2 a domenica 28 maggio a Modena è in programma l’edizione 2017 del Festival l’Altro Suono, una rassegna di ricerca e sperimentazione promossa dalla Fondazione Teatro Comunale di Modena, con 5 proposte che attingono a culture e generi diversi.

In oltre vent’anni di vita, il festival ha visto la partecipazione di grandi autori del jazz, come Jan Garbarek, Kenny Wheeler, Ornette Coleman, Cecil Taylor e Uri Caine, nomi noti della musica rock e pop, come Noa, Diamanda Galàs, Vinicio Capossela, Mike Patton e David Byrne, grandi protagonisti dell’avanguardia colta, come Karlheinz Stockhausen, Heiner Goebbels, Philip Glass e John Zorn, ed alcuni fra i più interessanti rappresentati della musica etnica, come Omar Sosa, Khaled, Tanya Tagaq e Mafalda Arnauth.

Un aspetto importante della manifestazione sono le collaborazioni con altre istituzioni regionali o cittadine, in questa edizione con AngelicA di Bologna, l’Istituto di Studi Musicali Vecchi Tonelli e il Centro Musica del Comune di Modena.

I primi due concerti della rassegna sono in programma presso l’Auditorium della Chiesa di S.Carlo.

L’altro suono 2017 si apre martedì 2 maggio con i Violons Barbares che presentano il loro ultimo disco Saulem Ai, viaggio musicale attraverso i ritmi impetuosi della Mongolia, le romantiche melodie della campagna francese e la passione dell’anima bulgara. Tradizioni diverse che si amalgamano sul palcoscenico attraverso le voci e gli strumenti tradizionali di Dandarvaanchig Enkhjargal, Dimitar Gougov e Fabien Guyot.

Venerdì 5 maggio, in collaborazione con l’Istituto Musicale Vecchi-Tonelli di Modena si esibisce per la prima volta in Italia Karine Aguiar con il suo Jungle Jazz, un genere nato dalla commistione di musiche dall’Amazzonia e stilemi jazzistici. La raccolta di canzoni di autori del Rio delle Amazzoni si completa nella sezione ritmica di Anderson Farias (pianoforte), Hudson Alves (basso acustico) e Ygor Saunier, batterista e uno dei massimi esperti di percussioni amazzoniche. Prima del concero, alle ore 17.30 i musicisti tengono un incontro aperto al pubblico per la serie Dentro Le Note, in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia.

Gli ultimi 3 concerti della rassegna si tengono invece presso il Teatro Comunale Pavarotti.

Martedì 9 maggio è la volta di Giack, rock opera firmata da Federico Giacobazzi, sulle orme delle rock opera e dei concept album, dagli Who ai Nirvana ai Pink Floyd. Si tratta della seconda edizione di un progetto dedicato alla creatività giovanile, nato dalla collaborazione tra il Teatro Comunale e il Centro Musica di Modena. Giack Bazz, al secolo Federico Giacobazzi, classe 1994, presenta con la sua band una ‘storia in musica’ dedicata al tema dell’infanzia e articolata in forma semiscenica attraverso le canzoni di Childhood Dream, album uscito nel 2016.

Martedì 23 maggio va in scena il concerto di Annette Peacock, pianoforte e voce, che si esibisce con i percussionisti Roger Turner e Roberto Dani. Si tratta di una prima assoluta, nel contesto di una coproduzione fra AngelicA di Bologna e Fondazione Teatro Comunale di Modena. Figura di culto dell’avanguardia newyorkese, Annette Peacock ha collaborato in passato con artisti come Albert Ayler, Timothy Leary, Charlie Mingus, Allen Ginsberg, John Cage, Jean Tinguely, LeRoi Jones, Michael Snow, Robert Moog, Salvator Dalì, David Bowie, Brian Eno e Robert Wyatt.

Il Festival si conclude domenica 28 maggio con Ute Lemper, ospite d’eccezione impegnata nel suo ultimo progetto dal titolo Songs for Eternity. Una delle massime espressioni del cabaret internazionale, Ute Lemper ha unito doti vocali eccezionali a un talento attoriale che le è valso il premio Laurence Olivier come migliore attrice di musical (con Chicago, nel 1998). Affiancata da un gruppo di impronta jazzistica, ha affrontato negli anni repertori che vanno da Kurt Weill a Edith Piaf passando per i grandi successi dell’American Song Book. Songs for Eternity prosegue una ‘missione’ iniziata nel 1987 con il progetto discografico della DECCA Entartete Music che presentava compositori di origine ebraica e la loro musica bandita dal nazismo. Qui sono le canzoni della Shoah a parlare, insieme alle storie che si celano dietro a ognuna di esse.

Tutti i concerti iniziano alle ore 21.

I biglietti possono essere acquistati presso la Biglietteria del Teatro Comunale di Modena in Corso Canalgrande 85 e online dal sito internet dello stesso Teatro attraverso la piattaforma “vivaticket”. E’ previsto un abbonamento per tutti i 5 concerti (prezzo intero da 36 a 60 euro, con la Student Card da 12.50 a 15 euro). I biglietti interi per i singoli spettacoli costano da 9 a 30 euro per Ute Lemper, da 4,50 a 15 euro per Annette Peacock, da 7.50 a 15 euro per Violons Barbares, da 5 a 10 euro per Karine Aguiar, posto unico a 10 euro per Giack.

Pubblicato: 27 Aprile 2017Ultima modifica: 15 Gennaio 2020