Polizia provinciale\2 – I compiti e le attività. Controlli su caccia e pesca, equilibrio faunistico

La Polizia provinciale controlla l’attività venatori e la pesca su un territorio di circa 250 mila ettari, di cui circa 160 mila ettari di superficie cacciabile, 60 mila ettari di aree protette e le aree vicine ai centri abitati dove è vietato cacciare.

La Polizia provinciale, inoltre, gestisce e coordina i piani di controllo, eseguiti con la collaborazione dei cacciatori coadiutori, contro il proliferare di alcune specie di fauna selvatica, tra cui ungulati e nutrie, al fine di salvaguardare le colture agricole e un corretto equilibrio faunistico a tutela di tutte le specie.

Tra le altre attività della Polizia provinciale figurano i controlli sul rispetto della normativa che regola la raccolta dei prodotti del sottobosco, la prevenzione e la repressione del bracconaggio, il regolare utilizzo delle armi e strumenti di caccia e la partecipazione al sistema della Protezione civile, oltre al soccorso della fauna in difficoltà e il recupero delle carcasse in aree pubbliche, con la collaborazione del Centro fauna selvatica Il Pettirosso di Modena.

Nell’ambito delle tradizionali attività di controllo, gli agenti possono intervenire anche sul mancato rispetto delle norme del Codice della strada e per segnalare abusi in materia ambientale come l’abbandono di rifiuti e gli spandimenti di liquami zootecnici in collaborazione con l’Arpae e il  Gruppo Carabinieri Forestale.

Per le segnalazioni alla Polizia provinciale i cittadini possono chiamare il numero 059 209525, attivo dalle ore 6,30 alle 18,30, il numero unico di emergenza 112, oppure attraverso il software regionale Rilfedeur.

Pubblicato: 23 Luglio 2020