Peste Suina Africana: caccia al cinghiale dall’1 settembre. La nuova misura è disposta dal Commissario straordinario

Da lunedì 1 settembre, in dieci Comuni del territorio provinciale di Modena sarà consentita la caccia al cinghiale, per contrastare la diffusione della peste suina africana, come previsto dall’ordinanza numero 4/2025 del Commissario straordinario Peste Suina Africana, in vigore dal 1 settembre 2025 al 1 febbraio 2026.

I territori interessati sono quelli di Riolunato, Palagano, Lama Mocogno, Montecreto, Fiumalbo, Pievepelago, Frassinoro, Montefiorino, Polinago e Prignano.

In particolare la Polizia provinciale fa sapere che «l’anticipo della caccia al cinghiale in forma collettiva sarà applicato nei soli distretti (o Unità di gestione -UDG-) individuati nella ordinanza del Commissario Straordinario PSA: ATC MO3 3C Riolunato, 4E Palagano,5G Lama Mocogno, 6H Montecreto Lama Mocogno, 7L Fiumalbo, 8M Pievepelago-Frassinoro, 9N Montefiorino-Frassinoro e ATC MO2: 5E Polinago, 7G Prignano. . Per quanto attiene alle modalità organizzative del prelievo venatorio del cinghiale si seguiranno le stesse forme previste dal vigente calendario venatorio anticipate al 1 settembre 2025».

Le zone interessate all’attività di prelievo venatorio del cinghiale in forma collettiva, saranno debitamente segnalate ed evidenziate con apposita segnaletica per garantire la corretta individuazione dell’area oggetto dell’intervento e il cacciatore interessato al prelievo venatorio del cinghiale potrà esercitare un massimo di tre giornate di caccia a settimana.

Inoltre, dove è consentita l’attività venatoria in svolgimento non è permessa l’attività di addestramento cani (come disposto dal calendario venatorio vigente all’articolo 7.4).

La polizia provinciale sottolinea poi che «queste sono le principali novità previste dalla nuova ordinanza 4/2025 del Commissario straordinario nell’ambito delle azioni di contenimento dell’ epidemia di PSA legate alla riduzione del numero di cinghiali in Provincia di Modena. Il cinghiale è un portatore del virus che a sua volta può ammalarsi e contribuire alla diffusione del virus. E’ in essere uno sforzo corale e sinergico, attuato da Polizia Provinciale, dalla USL, dagli ATC MO 2 e MO 3 per rendere cogente ogni utile misura di contenimento del cinghiale affinché il nostro territorio continui a rimanere indenne dalla PSA».

La Regione Emilia-Romagna ha istituto il numero telefonico 051 6092124 per segnalare ai servizi veterinari dell’Ausl un cinghiale morto o i resti del cinghiale stesso (la sua carcassa, oppure le ossa) chiamando il numero telefonico.

Per maggiori informazioni, consultare il sito regionale  https://salute.regione.emilia-romagna.it/pestesuinaafricana/

Pubblicato: 29 Agosto 2025Ultima modifica: 30 Ottobre 2025