Alluvione – Fondi seconde case e lavori sui canali Muzzarelli: “bene così, risorse per quasi sei milioni”

«Le recenti ordinanze sui nuovi lavori sugli argini e per i contributi per i danni alle seconde case colpite da alluvione e trombe d’aria e sui danni eccedenti i limiti massimi vanno nella giusta direzione per migliorare la sicurezza dei  corsi d’acqua minori e concedere a diversi cittadini un contributo adeguato ai danni subiti che rischiavano di non venite riconosciuti».

E’ il commento di Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, alla pubblicazione da parte del commissario delegato Stefano Bonaccini, dell’ordinanze n. 3 e 4 del 13 marzo 2015 relative, appunto, a nuovi fondi per oltre quattro milioni di euro per il reticolo dei corsi d’acqua minori danneggiati dall’alluvione e ai contributi per danni subiti a causa dell’alluvione e la tromba d’aria del 3 maggio 2013 da abitazioni non principali, per i danni ai beni immobili superiori al limite di 85 mila euro  stabilito dalle precedenti ordinanze e per le abitazioni inagibili del sisma 2012 e colpite successivamente dall’alluvione. Per questi nuovi contributi lo stanziamento è di un milione e 760 mila euro.

«Attraverso il nucleo tecnico della Provincia – aggiunge Muzzarelli – abbiamo programmato gli interventi sui corsi d’acqua e delineato i nuovi criteri sui contributi per far fronte alle numerose richieste che erano pervenute e che rischiavano di venire ingiustamente escluse».

Previsti contributi per le abitazioni non principali del proprietario (riconoscimento del 50 per cento delle spese); per i danni superiori agli 85 mila euro il contributo è riconosciuto applicando un’aliquota progressiva; per i danni alle case inagibili dal sisma il contributo è del 100 per cento.

Per i corsi d’acqua gli interventi più rilevanti riguardano il consolidamento delle sponde del torrente Fossa di Spezzano e l’adeguamento della sezione di deflusso sul torrente Nizzola  tra Castelnuovo Rangone e Spilamberto, previsti  anche nuovi lavori di ripristino su Secchia, Panaro e Naviglio.

Dopo l’alluvione sono stati eseguiti 52 interventi di messa in sicurezza degli argini per un investimento complessivo di oltre 15 milioni, mentre stanno per partire  altri interventi per ulteriori 23 milioni di euro.

I lavori sono coordinati dalla Provincia tramite lo staff tecnico composto da Regione, Province di Modena e Bologna, Aipo e Consorzi di bonifica e costituito nella sede del Centro unificato provinciale di Protezione civile a Marzaglia.

Pubblicato: 16 Marzo 2015Ultima modifica: 17 Marzo 2015